Calvizie: cure efficaci o solo operazioni di marketing? La verità.
Ad oggi sempre più persone stanno cercando dei validi rimedi contro le calvizie: cure di tutti i tipi vengono proposte in ogni dove. Sono davvero efficaci o tante pubblicità sono solo un’accurata operazione di marketing?
A tal proposito occorre tener a mente che, esclusi i rimedi davvero efficaci, gli altri si possono suddividere in 2 grandi categorie: quelli inutili e quelli dannosi. In questo articolo cercheremo di fare chiarezza in fatto di calvizie: cura efficace, cura inutile e cura dannosa. Come riconoscere le fregature?
Prima di proseguire con l’articolo è opportuno tenere a mente la cosa più importante: i capelli sono una parte del corpo umano. In altre parole, se si dovessero utilizzare rimedi dannosi, sarà la nostra salute a rimetterci. Come purtroppo accade, non sempre i danni alla nostra salute sono reversibili.
Ecco perché è d’obbligo prestare la massima attenzione riguardo certe scelte.
Cura calvizia: si parte sempre dall’entità del problema.
Non tutte le cure sono uguali così come anche i problemi di calvizie. Questa parola comprende una vasta quantità di patologie che causano la perdita di capelli. Ecco perché è fondamentale capire quale sia esattamente il problema: solo così è possibile trovare la cura più adatta.
Alopecia androgenetica, alopecia areata oppure stempiatura fisiologica sono tutte condizioni diverse tra loro e non sempre è possibile intraprendere con successo la stessa cura. Inoltre, ognuna di queste patologie può presentarsi in forma diversa a seconda del paziente. Come ben sappiamo ognuno di noi è diverso dall’altro e di conseguenza anche la soluzione al problema deve essere studiata “su misura”.
Se anche tu soffri di questi problemi non lasciarti prendere dallo sconforto scegliendo il primo rimedio che ti capita. Questo articolo ha proprio lo scopo di guidarti nella scelta della soluzione migliore evitando quelle che, oltre ad essere inutili, potrebbero crearti ulteriori problemi.
Cure per calvizie: ecco l’analisi a 360°.
Una delle patologie più diffuse che provoca la calvizie è, senza dubbio, l’alopecia androgenetica. Questo disturbo colpisce prevalentemente gli uomini di mezza età: un enzima chiamato 5alfa-reduttasi trasforma il testosterone in diidrotestosterone, abbreviato con la sigla “DHT”.
A differenza delle donne, gli uomini presentano chiaramente livelli di testosterone più alti e, di conseguenza, maggiore sarà anche la produzione di DHT. Questo metabolita attivo, presente in quantità importanti nella parte superiore del cranio, causa una progressiva atrofizzazione del bulbo pilifero.
La progressiva atrofizzazione dei bulbi piliferi porta inevitabilmente alla loro morte, rendendoli quindi incapaci di dar vita a nuovi capelli. Questa patologia è lenta e progressiva nel tempo, pertanto la calvizie non si manifesta dall’oggi al domani.
Alopecia areata: differenze con l’alopecia androgenetica.
Un’altra patologia importante che causa calvizie è l’alopecia areata. A differenza di quella androgentica, può colpire chiunque, anche donne e bambini. I suoi sintomi sono piuttosto caratteristici: la perdita di capelli non interessa un’area ben precisa.
Molto caratteristica è la perdita di capelli a chiazze, solitamente rotonde del diametro di una moneta. A differenza dell’alopecia androgenetica, le cause possono essere molteplici.
La principale è da ricollegarsi a condizione ereditarie: se una persona soffre di alopecia areata ci sono buone probabilità che ne soffrano anche i futuri discendenti. Non è detto che si tramandi di genitore in figlio, pertanto alcune generazioni intermedie potrebbero non soffrirne.
Le altre cause possono essere riconducibili a deficit alimentari, come ad esempio una marcata carenza di ferro. Anche lo stress psico-fisico può contribuire. In ogni caso, è sempre d’obbligo sottoporsi ad un’accurata visita tricologica.
Stempiatura fisiologica: è da considerarsi calvizie?
Un altro disturbo che colpisce prevalentemente gli uomini è la stempiatura fisiologica. Possiamo parlare di calvizie? Si è no, nel senso che, se dal punto di vista clinico viene esclusa l’alopecia androgentica, la stempiatura fisiologica non può essere considerata calvizie vera e propria.
In altre parole, questa perdita di capelli, superata una certa soglia, si stabilizza. La principale differenza con l’alopecia androgenetica è la seguente: quest’ultima è lenta e progressiva nel tempo, mentre la stempiatura no. Inoltre, la stempiatura è anche caratterizzata dal fatto che i “confini” tra la parte calva e quella in cui sono ancora presenti i capelli sono ben delineati.
Ecco perché viene detta “fisiologica” e non patologica. Per molti uomini questo disturbo non rappresenta un grosso problema estetico in quanto la maggior parte del cuoio capelluto è caratterizzata dalla presenza di folti capelli.
Rimedi farmacologici: sono sicuri ed efficaci?
Uno dei farmaci impiegati per contrastare la calvizie è la finasteride, Di cosa si tratta? In poche parole, questo farmaco è un inibitore dell’enzima 5alfa-reduttasi. Come abbiamo visto nel paragrafo precedente, questo enzima trasforma il testosterone in DHT, il metabolita che atrofizza irreversibilmente i bulbi piliferi.
Come tutti i farmaci, anche la finasteride deve essere assunta con la massima cautela. Prima di tutto è opportuno soffermarsi sulla sua azione: dal momento che inibisce l’attività dell’enzima 5alfa-reduttasi, assumerla a calvizia già in atto, sarebbe del tutto inutile. Una volto che il bulbo pilifero si atrofizza è da considerarsi perso.
In secondo luogo, la finasteride è pur sempre un farmaco che agisce a livello endocrino e può causare effetti collaterali. Tra questi possiamo trovare quelli meno gravi, come ad esempio orticaria e altri disturbi dermatologici. In alcuni casi, possono insorgere anche effetti collaterali decisamente più gravi.
I rimedi cosmetologici: parliamo del Toppik.
Una cura per calvizie che sta riscontrando sempre più successo consiste nel rimedio cosmetologico. Qual è il più efficace? Senza dubbio, uno di questi è il celeberrimo Toppik. Di cosa si tratta? Il Toppik non è altro che una polvere di cheratina, ovvero la stessa sostanza che costituisce il fusto dei nostri capelli.
Viene applicato per caduta nelle zone prive di capelli: il suo scopo è quello di smorzare il contrasto tra le aree calve e quelle su cui sono ancora presenti i capelli. Infatti sono disponibili tantissime tonalità di Toppik da usare in base al proprio colore dei capelli.
Se parliamo di calvizie al primo stadio oppure poco accentuate, il Toppik potrebbe essere una buona soluzione. Inoltre applicarlo è davvero facile e veloce: la confezione è dotata di erogatore che, per caduta, consente alla polvere di cheratina di depositarsi sulle zone glabre. E’ sconsigliato per calvizie troppo estese.
Cura le calvizie con la tecnica FUE: scopriamo i suoi vantaggi.
Nei paragrafi precedenti abbiamo visto che la cura per le calvizie dipende, essenzialmente, dalle tipologie e dallo stadio di queste ultime. L’unica vera cura efficace per i casi più seri è il trapianto di capelli.
Una volta atrofizzato il bulbo pilifero, c’è ben poco da fare: occorre “sostituirlo” con uno nuovo in grado di dar vita a nuovi capelli. Ovviamente l’unico modo per rendere possibile una nuova ricrescita di capelli è trapiantare dei bulbi vivi e esani.
Le principali tecniche di intervento sono essenzialmente 2: la tecnica FUT e la tecnica FUE. Cliccando questo link(https://rephairclinic.com/it/trapianto-capelli-tecnica-fue/) potrai leggere il nostro articolo di approfondimento.
Essenzialmente esistono 2 modi per impiantare nuovi bulbi nelle aree calve. Si può impiantare una porzione di cute in cui siano presenti dei bulbi sani, oppure si possono impiantare i soli bulbi sani. Cerchiamo di capirne di più.
Tecnica FUT: buoni risultati, ma a quale “prezzo”?
La tecnica FUT è un acronimo che sta per “Follicolar Unit Transplantation”. Questa tecnica, seppure in grado di dare ottimi risultati, è da valutare con la massima attenzione. Infatti prevede l’asportazione di un’intera fascia di cuoio capelluto sano detta “strip”.
Successivamente, questa porzione viene innestata nella parte del cranio affetta da calvizie. E’ un’operazione chirurgica vera e propria, da eseguire con la massima professionalità e maestria. E’ logico comprendere che anche il decorso post-operatorio non sarà dei più agevoli.
Infatti il paziente deve essere in buona salute così come, a operazione ultimata, dovrà sottoporsi a diversi cicli di medicazioni prima di ritornare alla normalità e godersi la sua nuova chioma.
La rivoluzionaria tecnica FUE.
Al contrario della tecnica FUT, quella FUE è frutto di una concezione completamente diversa. “Follicular Unit Extraction” è ciò che sta ad indicare l’acronimo e, in italiano, può essere tradotto come “estrazione delle unità follicolari”.
In altre parole, invece che asportare per poi innestare la porzione di cuoio capelluto sano detta “strip”, la tecnica FUE prevede l’asportazione e l’innesto delle sole unità follicolari sane. Questa tecnica è in grado di dare ottimi risultati senza però costringere il paziente a sopportare un decorso post-operatorio eccessivamente impegnativo.
Clinica RepHair al tuo servizio.
La nostra clinica RepHair situata ad Istanbul, non solo è in grado di effettuare gli interventi mediante tecnica FUE, ma è anche in grado di offrirti un servizio che pochi sono in grado offrire.
Anche se il trapianto con tecnica FUE è decisamente meno impegnativo rispetto a quello eseguito con tecnica FUT, è pur sempre un passo importante. Vogliamo che i nostri pazienti si concentrino solo questo, pertanto siamo lieti di proporre un servizio “tutto incluso” che comprende l’intervento ma anche il viaggio e il soggiorno.
Non dovrai preoccuparti di nulla: penseremo noi a prenotare sia il volo di andata che quello di ritorno, così come prenoteremo il tuo soggiorno presso uno dei migliori hotel di Istanbul. Se stai cercando una cura per le calvizie che funzioni, contattaci, possiamo aiutarti.