Taglio capelli corti uomo: un’acconciatura non sempre facile.
Sembra paradossale, ma il taglio capelli corti uomo è un’acconciatura che non è propriamente alla portata di tutti. Certo, l’abilità del parrucchiere è importante, ma in questo articolo analizzeremo questo aspetto sotto un profilo differente.
Gli anni ’70 sono passati da un bel pezzo e le chiome lunghe maschili sono ormai passate di moda. Certo, c’è ancora una buona percentuale di uomini che porta ancora i capelli lunghi, ma la maggior parte preferisce tenerli corti.
Moda ma non solo: indubbiamente i capelli corti sono più comodi rispetto a quelli lunghi, specialmente per chi fa sport o chi lavora in determinati settori, come ad esempio gli chef e i cuochi. Senza contare il fatto che, tenendo i capelli corti, l’aspetto impeccabile è sempre garantito. Purtroppo a causa delle calvizie, non sempre il taglio corto riesce a garantire un piacevole effetto estetico.
Il vero problema dei capelli corti.
Sembra scontato affermarlo, ma per portare un taglio capelli corti uomo è necessario che siano presenti i capelli. Più sono corti i capelli, maggiore è l’esposizione del cuoio capelluto. In altre parole, se la persona che decide di portare questa acconciatura presenta dei problemi di calvizie, i capelli corti potrebbero enfatizzare le zone più diradate.
Non a caso, la maggior parte degli uomini che optano per un taglio corto sono proprio i giovani. Esistono sempre le eccezioni, ma solitamente i problemi di calvizie insorgono con l’avanzare dell’età, soprattutto nei maschi.
Sempre restando in tema di acconciature, come mai esiste una così grande varietà di stili possibili? Si tratta solo del caso oppure ci sono delle condizioni ben precise che portano le persone a preferire un taglio piuttosto che un altro? Scopriamolo insieme.
Taglio capelli corti uomo: non solo look.
Oggigiorno i capelli corti sono sinonimo di praticità e di stile, ma è sempre stato così? In realtà no. Soprattutto per quanto riguarda le popolazioni latine dell’area mediterranea, i capelli e di conseguenza il loro taglio, avevano dei significati più “profondi”, rispetto alla mera questione estetica.
Gran parte delle tradizioni del popolo italico discendono da quelle degli antichi greci e il taglio capelli corti uomo non fa eccezione. Per dirla tutta, non solo gli antichi greci, ma anche le antiche tribù del Paleolitico attribuivano a questa parte del corpo dei significati ben precisi.
In altre parole, è solo nell’epoca moderna e contemporanea che i capelli vengono considerati un mero “abbellimento estetico” del proprio volto. Come mai nell’antichità i capelli venivano considerati come qualcosa di spirituale e trascendentale? Quale è stata l’evoluzione dell’acconciatura maschile nel corso dei secoli?
I capelli maschili nella preistoria e nell’antica Grecia.
I nostri antenati della preistoria ritenevano che i capelli fossero una parte del corpo in grado di accumulare negatività. Infatti l’unico “autorizzato” ad effettuare il taglio era proprio il capo tribù: in questo modo, rimuovendo le energie negative, era possibile ripristinare quelle positive.
Qualche tempo dopo, precisamente durante il massimo splendore dell’antica Grecia, il taglio capelli corti uomo era diventata una vera e propria abitudine. Tagliarsi i capelli era considerato un vero e proprio voto di fedeltà verso gli antichi dei.
Tuttavia, alcune classi sociali tendevano a portarli leggermente più lunghi della media, in accoppiata con una folta barba. In particolar modo, ciò riguardava i filosofi, i quali utilizzavano questi tratti per distinguersi dal resto del popolo.
Gli antichi romani e l’estetica.
Gli antichi romani, in un certo senso, hanno segnato un punto di svolta. Durante quest’epoca i capelli hanno perso un po’ del loro significato mistico e il loro taglio ha assunto un ruolo più distintivo. Capelli sì corti, ma anche rasati: secondo alcune fonti storiche, il primo a optare per la rasatura totale fu Scipione l’Africano.
Il noto console dell’Impero Romano decise di radersi a zero come puro segno di distinzione. Infatti durante l’epoca romana sorsero i primi barbieri professionisti. Per coloro che appartenevano ai ceti benestanti era prassi comune curare la propria immagine affinché fosse impeccabile.
Come accade anche oggigiorno, una delle prime azioni della giornata che compievano i ricchi patrizi era proprio quella di sistemarsi i capelli. Alcuni si recavano presso delle botteghe chiamate tonstrinae, altri invece assumevano un vero e proprio “hair stylist” personale chiamato Tonsor.
L’imperatore Adriano e il suo taglio capelli ricci uomo.
Il fatto di avere per natura capelli lisci, mossi o ricci dipende dal proprio codice genetico. Le etnie che popolano il pianeta, oltre ad avere diversi usi, costumi e tradizioni, presentano anche diversi tratti somatici.
Tuttavia, grazie all’abilità manuale e a determinati strumenti, è possibile cambiare l’aspetto dei propri capelli. Il primo ad adottare un taglio capelli ricci uomo fu proprio l’imperatore Adriano. I barbieri dell’epoca disponevano di strumenti quasi rudimentali che non permettevano di eseguire tagli molto precisi.
Spesso accadeva che il risultato finale risultava piuttosto asimmetrico: i Tonsor decisero quindi di adottare un ingegnoso escamotage. Questo consisteva nel far arricciare i capelli, in modo da “correggere” eventuali asimmetrie. In questo modo era possibile “armonizzare” eventuali imperfezioni troppo evidenti sui capelli lisci. Fu così che il taglio capelli ricci uomo divenne il “marchio di fabbrica” dell’imperatore Adriano.
Le invasioni barbariche e il medioevo.
Un drastico cambio di tendenza è arrivato a seguito delle invasioni barbariche. Questo popolo, molto probabilmente a causa del clima rigido che caratterizzava le loro terre, era solito portare lunghe chiome e folte barbe per proteggersi dal freddo.
Questa “moda” è poi stata seguita anche dalle popolazioni che subirono queste invasioni: non a caso, molte fonti risalenti a quell’epoca narrano di una vera e propria rivoluzione in fatto di acconciature. Per motivi pratici, a volte i capelli lunghi venivano anche intrecciati oppure raccolti.
Nonostante ciò, con l’arrivo del Medioevo, gli uomini tornarono a preferire il taglio corto. Corto ma non rasato: uno dei tagli più popolari era senza dubbio il “caschetto”, molto in voga tra i frati e tra i personaggi altolocati.
In via generale possiamo dire che, nel corso della storia, il taglio capelli corti uomo è stato quello di gran lunga più utilizzato, specialmente tra le popolazioni mediterranee.
Il nostro trapianto di capelli a prova di taglio corto.
Dopo questa premessa sul taglio capelli corti uomo, eccoci giungere verso la conclusione. Solitamente per gli uomini giovani non ci sono grossi problemi, ovvero grazie alla foltezza dei capelli è possibile portare un bel taglio corto.
Cosa fare se, con l’avanzare dell’età, dovesse avanzare anche la calvizie? In questo caso si aprirebbero due scenari: radersi completamento a zero usando la lametta oppure sottoporsi ad un trapianto di capelli.
Nel caso stessi valutando la seconda opzione, noi di Rephair siamo gli unici a poterti aiutare veramente. Grazie alla nostra professionalità e alla nostra esperienza nel trapianto di capelli il risultato è assicurato. Ai nostri clienti proponiamo i migliori rimedi all’avanguardia in fatto di calvizie. Non solo, siamo anche tra i pochi in grado di offrirti un pacchetto “tutto incluso”. Di cosa si tratta?
Capelli lunghi o corti? Grazie alla tecnica FUE potrai portare entrambi.
Prima di sottoporsi ad un trapianto di capelli occorre valutare bene tutti gli aspetti connessi. Al giorno d’oggi esistono varie tecniche di intervento che vengono utilizzate dal chirurgo tricologo a seconda delle esigenze del paziente.
Alcune di queste sono più invasive, altre lo sono di meno. Di conseguenza, anche il decorso post-operatorio sarà più o meno lungo e più o meno impegnativo per chi subisce l’intervento. Le due principali tecniche utilizzate sono la “FUT” e la “FUE”. Che differenze ci sono? Qual è quella in grado di garantire i risultati migliori?
La nostra clinica Rephair è in grado di proporle entrambe, ma è solo dopo un’accurata visita di controllo che il chirurgo tricologo sarà in grado di scegliere quella più in linea con le esigenze del paziente. Queste ultime non solo di tipo estetico, ma anche clinico.
La tecnica FUE per chi vuole portare i capelli molto corti.
Iniziamo con l’analizzare queste 2 tecniche: la FUT è senza dubbio molto più impegnativa rispetto alla FUE. Ciò riguarda sia il chirurgo tricologo che il paziente.
La tecnica FUT prevede l’asportazione e il successivo innesto di un’intera area di cuoio capelluto chiamata in gergo medico “strip”. E’ facile comprendere che si tratta di un’operazione chirurgica vera e propria che va affrontata con la massima cautela. I tempi di recupero non sono eccessivamente lunghi ma, al tempo stesso, è inevitabile un certo periodo di convalescenza.
Al tempo stesso è poco indicata per coloro che vogliono portare i capelli molto corti: per quanto sia abile il chirurgo tricologo, ci saranno sempre e comunque delle cicatrici dovute all’innesto dello “strip”.
Dall’aeroporto alla sala operatoria: solo con noi di RepHair.
Al contrario della tecnica FUT analizzata nel paragrafo precedente, la tecnica FUE può davvero fare miracoli. Invece che asportare l’area di cuoio capelluto detta “strip”, la tecnica FUE prevede l’asportazione e il successivo innesto nell’area calva delle sole unità follicolari.
I vantaggi sono notevoli: intervento e convalescenza hanno tempi molto più ridotti. Inoltre, soprattutto per chi intende portare capelli molto corti, questa tecnica non lascia cicatrici.
Per concludere, sappi che noi di RepHair non solo ci occupiamo di tutti gli aspetti clinici, ma anche di quelli logistici. Grazie ai nostri pacchetti “tutto incluso” penseremo noi al volo di andata e ritorno così come anche del soggiorno nei migliori hotel di Istanbul. Contattaci subito, il taglio capelli corti uomo che desideravi ora è alla tua portata.